Come combattere il degrado delle armature

Un nuovo modo di fare edilizia

Nel caso in cui si debba intervenire in una situazione di degrado avanzato di tondini tradizionali e dunque non zincati, bisogna eseguire correttamente alcune fasi per il recupero dell’integrità delle armature e del conglomerato di copriferro:

1 Rimozione del calcestruzzo
In prima fase occorre asportare il calcestruzzo ammalorato dalle zone fortemente degradate con mezzi meccanici e/o mediante idroscarifica ad alta pressione fino a raggiungere lo strato sano e, comunque, non carbonatato; spessore indicativo della scarifica circa 7 mm.
2 Pulitura dei ferri
In seguito si procede alla pulitura dei ferri, mediante spazzolatura manuale o sabbiatura delle armature metalliche affioranti in punti localizzati e successivo lavaggio delle superfici.
3 Rivestimento
È necessario rivestire accuratamente i ferri puliti, con prodotti protettivi finalizzati all’inibizione della futura corrosione (boiacche passivanti a base di cementi, inerti selezionati, resine e additivi, applicabili in due mani a pennello, bicomponenti o monocomponenti).
4 Ricostruzione del copriferro
Si ricostituisce infine il copriferro per uno spessore medio di 3 cm con malta a ritiro controllato a base di cementi ad alta resistenza, inerti selezionati, additivi e fibre, applicata su supporto già irruvidito, previo adeguata bagnatura fino a saturazione del sottofondo e nebulizzazione con acqua durante l’indurimento.

 

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