I problemi dell’edilizia tradizionale

Un nuovo modo di fare edilizia

Pur occupandoci anche di edilizia tradizionale riteniamo che, al fine di abbattere i costi di gestione e migliorare il comfort sia vantaggioso sfruttare gli incentivi statali sul miglioramento dell’efficienza energetica approcciandosi al settore della bioedilizia, scegliendo dunque prodotti più naturali e traspiranti che eviteranno futuri problemi di salute a voi e alle vostre case! Vediamo perchè…

BIOEDILIZIA – CONCETTI FONDAMENTALI

L’inquinamento dell’aria generato oggi negli ambienti interni per via di varie sostanze tossiche, come stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, appare addirittura superiore a quello dell’ambiente esterno.
L’abitazione si è trasformata in un bunker ermetico, a difesa della privacy, diminuendo drasticamente i rapporti con l’ambiente circostante.
Le principali cause dell’accumulo di tali sostanze sono da ricercare nella scarsa ventilazione degli ambienti, l’elevata illuminazione, il frequente utilizzo di deodoranti e altri prodotti igienizzanti, la presenza dei fumi generati dalla combustione del tabacco; anche i materiali da costruzione e gli arredi contengono sostanze altamente tossiche e sintetiche, dunque dannose per l’uomo.

Appaiono inoltre sempre più evidenti i legami tra i materiali presenti nella propria abitazione e varie sintomatologie, fisiche e psicologiche – soprattutto reazioni cutanee, cefalea, nausea, irritazioni oculari e delle vie aeree, affaticamento, vertigini – che colpiscono il genere umano.

Le ragioni dell’inquinamento interno
E’ curioso osservare come alcune popolazioni che vivono in simbiosi con la natura non siano colpite da malattie tipiche della civiltà industriale, ad esempio il cancro.
Le cause principali dell’inquinamento interno derivano dalle moderne tecniche di costruzione e in particolare dalle emanazioni chimiche tossiche provenienti dai materiali isolanti sintetici e artificiali, dalle vernici, dalle laccature e dai solventi, così come dai rivestimenti sintetici di pareti e soffitti.
La barriera impermeabile generata da tali materiali, oltre a impedire la corretta traspirazione degli ambienti, ha come conseguenza diretta la diffusione di muffe. Essi tendono inoltre a caricarsi elettrostaticamente, essendo pessimi conduttori elettrici, modificando gli equilibri nella ionizzazione dell’aria.
Infatti toccando un oggetto metallico si percepisce una lieve scarica elettrica, dovuta al fatto che, circondati da superfici plastificate, noi stessi ci siamo caricati elettrostaticamente.

L’isolamento dall’ambiente esterno comporta un altro grave rischio per via dell’abbondante presenza del radon, gas proveniente dalle rocce di origine vulcanica presenti nel sottosuolo, considerato la maggiore causa di tumore al polmone dopo il fumo. Se infatti all’esterno avviene una diluizione naturale nell’atmosfera, all’interno la presenza di materiali isolanti e non traspiranti blocca la circolazione di tale gas, trasformando gli ambienti interni in un bunker mortale.

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